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                | 9^ APPARIZIONE Data: domenica 21 maggio
 Ore: 18:00
 Presenze: circa 200.000 persone
 Visione: la Sacra Famiglia
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                | L'apparizione 
                  di quella domenica fu l'ultima del primo ciclo. Fin dal mattino, 
                  si riversò su Ghiaie di Bonate una marea umana. Fu preparato 
                  un solido recinto intorno al luogo delle apparizioni e nel pomeriggio 
                  degli uomini volonterosi vi collocarono parecchi malati. Durante 
                  l'apparizione, Adelaide fu sottoposta a numerose prove da parte 
                  dei medici presenti. |   
                | Dal quaderno di Adelaide:Anche questa apparizione fu preceduta dai colombi e nel punto 
                    luminoso si manifestò la Sacra Famiglia, vestita come 
                    ieri in mezzo a una chiesa. Verso la porta principale c'era: 
                    un asino color grigiastro, una pecora bianca, un cane dal 
                    pelo bianco con macchie marrone, un cavallo del solito color 
                    marrone. Tutte le quattro bestie erano inginocchiate e muovevano 
                    la bocca come se pregassero. Ad un tratto il cavallo si alzò 
                    e passando vicino alle spalle della Madonna uscì dalla 
                    porta aperta e s'incamminò sull'unica strada che conduceva 
                    ad un campo di gigli, ma non fece a tempo a calpestarne quanti 
                    voleva perché S. Giuseppe lo seguì e lo riprese. 
                    Il cavallo appena vide S. Giuseppe cercò di nascondersi 
                    vicino al muricciolo che serviva da cinta al campo dei gigli, 
                    qui si lasciò prendere con docilità e accompagnato 
                    da S. Giuseppe ritornò in chiesa ove si inginocchiò 
                    e riprese la preghiera.
 Quel giorno spiegai questo fatto solo col dire che il cavallo 
                    era una persona cattiva che voleva distruggere i buoni. Ora 
                    pur semplicemente posso spiegare meglio i sentimenti prodotti 
                    in me da quella visione. Nel cavallo vidi una persona superba 
                    e cattiva avida di dominio, la quale abbandonata la preghiera 
                    voleva distruggere i gigli di quel magnifico campo calpestando 
                    e distruggendo di nascosto la loro freschezza e il semplice 
                    candore. Da notare che mentre il cavallo faceva strage in quel campo 
                    manifestava un senso di malizia perché cercava di non 
                    essere visto. Quando il cavallo vide S. Giuseppe muoversi 
                    per rintracciarlo, abbandonò il furtivo danno e cercò 
                    di nascondersi vicino al muricciolo di cinta del campo. S. 
                    Giuseppe avvicinatoglisi lo guardò con dolce sguardo 
                    di rimprovero e lo condusse nella casa di preghiera. Mentre 
                    il cavallo faceva il danno gli altri animali non interruppero 
                    la preghiera.
 
 I quattro animali rappresentano quattro virtù indispensabili 
                    per formare una S. Famiglia. Il cavallo o capo che non deve 
                    abbandonare la preghiera perché lontano da essa è 
                    capace solo di disordine e rovina. Ripudia la pazienza, la 
                    fedeltà, la mitezza e silenzio familiare raffigurato 
                    nelle simboliche bestie. In questa visione nessuno parlò 
                    e lentamente tutto scomparve.
 
 N. B. Le macchie particolari del pelo del cane sono figura 
                    della fedeltà familiare tanto corrotta. La porta aperta 
                    del tempio è figura della libertà che Dio dona 
                    ad ogni creatura".
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                | Quella 
                  sera avvennero fenomeni solari impressionanti a Ghiaie di Bonate 
                  e nella Lombardia. Molte furono le testimonianze delle persone 
                  che si trovavano sul luogo e nei paesi vicini. Verso le sei, 
                  il sole uscì dalle nubi, girò vertiginosamente 
                  su se stesso proiettando in ogni direzione fasci di luce gialla, 
                  verde, rossa, azzurra, viola che colorarono le nubi, i campi, 
                  gli alberi e la marea di gente. Dopo alcuni minuti il sole si 
                  arrestò per riprendere subito con gli stessi fenomeni. 
                  Molti notarono che il disco si era fatto bianco come un'ostia, 
                  le nubi sembravano abbassarsi sulla gente. Chi osservò 
                  in cielo una corona del rosario, chi una maestosa figura di 
                  Signora con il manto a strascico. Altri, da lontano, videro 
                  delinearsi il volto della Madonna nel sole. Da Bergamo molti 
                  testimoni osservarono il sole diventare pallido e emanare tutti 
                  i colori dell'iride che lanciava in ogni direzione e notarono 
                  una grande fascia di luce gialla di una luminosità intensa 
                  scendere dall'alto del cielo perpendicolarmente sulle Ghiaie.
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                  |  Interpretazione dell'Apparizione
 della Sacra Famiglia
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