Autore:  Achille Ballini (1952) Data documento:  08/06/2003
Titolo:  Preghiera e penitenza, la pace fra 2 mesi

 PREGHIERA E PENITENZA, LA PACE FRA 2 MESI

Intanto la nuova delle Apparizioni al Torchio si propagava: Prima arrivò ai paesi di Ponte S. Pietro, di Bonate e di Presezzo; poi a quelli Iontani. E la gente che era stanca di guerra, di morte, di distruzioni, accorreva alle Ghiaie a vedere se era vero quanto si diceva; se proprio la Madonna scendeva dal Cielo per lenire i dolori degli uomini, per portarci il suo aiuto. Chi altro avrebbe potuto aiutare gli uomini? Che sarebbe stato della nostra Patria dopo che un nemico aveva invaso la Sicilia e si preparava a marciare contro l'altro che si era fatto padrone dell'Italia settentrionale e centrale?

Ma ecco che la Madonna, il lunedì sera 15 dice all'Adelaide: e mesi verrà la pace se la gente prega e fa penitenza».

L'Adelaide trasmette la sua ambasciata e gli uomini stupiti la raccolgono, e pensano al prossimo cambiamento delle vicende del mondo. Ma è possibile che la pace possa essere tanto vicina quando gli strateghi di continuo preparano grandiosi piani di guerra per il futuro ed i loro generali, i tenebrosi eroi della morte e della distruzione, aumentano sempre più i campi di battaglia in Europa e in tutto il mondo?

Ciò che non è possibile agli uomini, è possibile a Dio. «Tutte le cose, aveva detto pochi giorni prima il Vicario di Cristo in terra, dipendono dal cenno dell'Eterno Iddio».

HITLER, IL TRUCE TIRANNO, TREMÒ

L'ammonimento della Madonna era chiaro ed il popolo semplice lo comprese e ne fece tesoro: accorse sempre più numeroso alle Ghiaie a far preghiera e penitenza. Le apparizioni proseguivano ogni sera alle ore 18; e le strade che portavano alle Ghiaie si riempivano di lunghe file di pellegrini, i quali, magari scalzi e con la Croce in testa, recitavano il Rosario, cantavano le Litanie e gli Inni Mariani alternandoli con il salmo penitenziale del Miserere. Presto anche i soldati vengono a sapere dell'annuncio della Madonna; presto anche Hitler viene a sapere la predizione della fine della guerra, ma mentre la parola della Madonna ai soldati è di conforto a bene sperare, per il Dittatore è motivo di rabbia, di esasperazione. Due mesi non sono sufficienti agli scienziati germanici per portare a compimento gli studi sulla bomba atomica; non sono sufficienti per poter preparare poi tutte quelle armi micidiali con cui egli voleva sconfiggere, distruggere, i suoi forti avversari e divenire, finalmente unico e supremo padrone del mondo.

Hitler tremò di fronte alla profezia della fine della guerra tra due mesi. Lui, che da giovinetto aveva seguito la religione cattolica, forse in quel momento ricordò il versetto del Magnificat cantato dalla Vergine Maria: «Dio depone i potenti ed esalta gli umili». Invece di pregare, di far penitenza e di abbandonare l'odio che sempre portava verso il Cattolicesimo ed il Papato, egli maledì, bestemmiò l'Adelaide e la Madonna e si sarebbe volentieri vendicato dell'una e dell'Altra. Ma non lo poté; non vi riuscì. E proseguì più furibondo più spietato nella lotta sanguinosa.

Achille Ballini
Boltiere, sett. 1952

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Fonti:
- Tratto dall’opuscolo “Che avvenne alla Ghiaie nel 1944?”
- Archivio Achille Ballini

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Allegato   Data inserimento:  08/06/2003