Autore:  M.B.B. di Cene Data documento:  12/08/2002
Titolo:  La mattina del bombardamento di Dalmine

 ERO A GHIAIE LA MATTINA DEL BOMBARDAMENTO DI DALMINE

Racconta una signora, M.B.B. di Cene, riguardo al mattino del bombardamento di Dalmine, il 6 luglio 1944, ore 11.
(Testimonianza raccolta da Ermenegilda Poli)

«In quel mattino io mi trovavo alle Ghiaie di Bonate con mia sorella F.; c’era gran folla: saranno state 2000 persone tutte in preghiera. Noi eravamo dalla parte dove c’è il bosco, in mezzo agli alberi. Verso le ore 11, quasi tutti ci sedemmo per terra, ognuno nel punto dove si trovava, e si cominciò a consumare la nostra povera colazione al sacco: il poco che s’era portato da casa, ben poco perché era tutto tesserato… tempo di guerra.
A un tratto sentimmo rumore di aerei nell’aria. Finché eran lontani nessuno vi badava; ma quando il rombo s’avvicinò e vedemmo arrivare gli apparecchi bassi sopra di noi, ci prese spavento e un gran timore d’essere presi di mira e bombardati. Io stavo mangiando pane e pesca e mi cadde tutto dalle mani per lo spavento. Eravamo all’aperto, senza scampo, nessun rifugio vicino.
«Non abbiate paura!» ci diceva un prete che girava in bici tra i pellegrini atterriti. Diceva a tutti di star calmi e andava ripetendo: «Non abbiate paura». E nello stesso tempo alzava la mano a benedire tutti con le parole dell’assoluzione: le ho sentite io quelle parole! Sembrava un’assoluzione generale data in pericolo di morte. Tutti ci facemmo il segno della Croce e ci si calmò un po’, ma la paura restava… Se non ci fosse stato quel prete a farci coraggio, non so cosa poteva succedere. Intanto seguivamo i movimenti degli apparecchi: tornarono un po’ indietro, poi si diressero verso Dalmine a sganciare le bombe.»
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Allegato   Data inserimento:  12/08/2002