Autore:  Luca Bassi - Giornale di Bg Data documento:  15/05/2008
Titolo:  Diecimila fedeli a Bonate Sopra

 Trascrizione degli articoli del giornalista Luca Bassi, pubblicati sul Giornale di Bergamo di giovedì 15 maggio 2008

(Vedi gli articoli originali visualizzando in basso l'allegato.)
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DIECIMILA FEDELI A BONATE SOPRA
A 64 anni dalle apparizioni della Madonna ad Adelaide
Ghiaie – Quando arrivi alle Ghiaie in una giornata come le altre, vieni accolto dalla pace e dalla serenità che regna nella piccola frazione di Bonate Sopra. Alla piccola cappella dedicata alla Madonna della famiglia, apparsa ad Adelaide giusto 64 anni fa, si possono sempre trovare dei fedeli che pregano, ovviamente raccolti in un religioso silenzio. Martedì però non era una giornata come le altre. A Ghiaie di Bonate erano si attese tante persone, ma le circa diecimila, che di fatto hanno letteralmente invaso il paesino, non se le aspettavano in molti. La marea di gente arrivata alle ghiaie la si può notare da subito: passando dalla superstrada che costeggia Bonate Sopra, non si può fare a meno di essere colpiti dal fiume colorato di pellegrini. Arrivati in paese, e dopo aver faticato non poco per trovare un posteggio per l'auto – viste le centinaia di veicoli già parcheggiati e i numerosi pullman in sosta -, ci si incammina verso la cappella della vergine. Circa mezzo chilometro prima della meta, passiamo di fianco a diverse bancarelle: c'è chi cerca di vendere le immancabili caramelle, chi cerca di vendere un buon gelato e ancora chi cerca di vendere addirittura un bel salame nostrano. Arriviamo così alla cappella dedicata alla madonna delle Ghiaie mentre si sta recitando il santo Rosario. Migliaia di fedeli sono raccolti in preghiera: c'è chi è molto concentrato e chi piange, chi chiede una grazia e chi invece la madonna la sta ringraziando, perché un favore gliel'ha già regalato. L'emozione è tanta. E il piccolo negozietto posto dietro la cappella fa affari d'oro. Al suo interno vengono infatti venduti, tra un Rosario e una statuetta, i libri che testimoniano le Apparizioni della Vergine alla piccola Adelaide. La gente si accalca, compra tutto quello che trova. Ed è un bene, i guadagni andranno alla parrocchia che li userà a fin di bene. Poco importa che il parroco, Don Davide, della madonna delle Ghiaie con noi non voglia parlare. Lo capiamo, il mistero di Adelaide Roncalli è terreno delicatissimo. A distanza di 64 anni, le apparizioni, ancora, non sono state riconosciute dalla Chiesa ufficiale. A vedere questo fiume di persone sembra impossibile. Ma è così.
Luca Bassi

Le apparizioni
Il 13 maggio del 1944 la Madonna parla alla bimba
ADELAIDE E LA VERGINE
Sono passati ormai 64 anni, ma le apparizioni della madonna della famiglia alla piccola Adelaide Roncalli, sono ancora di grande attualità. Soprattutto oggi che, grazie all'uscita del film "Ghiaie", la Chiesa pare sia disposta a riaprire il processo che nel 1045 dichiarò non avvenuti i fatti. È il 13 maggio del 1944 quando Adelaide Roncalli, una bambina come tante altre, vede la Madonna, che le predice: "Soffrirai molto, ma non piangere perché dopo verrai con me in paradiso", e: "In questa valle di veri dolori sarai una piccola martire". La bimba, ancora troppo piccola per capire la gravità e l'importanza di tali parole, non sa ancora cosa le aspetta. Infatti per lei seguiranno anni di dolore, solitudine e sofferenza, tanto che alla fine don Cortesi - il giovane e brillante professore del seminario di Bergamo che si è occupato della vicenda -, il 15 settembre 1945, dopo mesi di intimidazioni verso la piccola, riesce a strapparle uno scritto di ritrattazione che peserà come un macigno sul processo di riconoscimento delle apparizioni. Il 12 luglio 1946, la stessa Adelaide smentisce la ritrattazione che le era stata dettata, riaffermando per iscritto la veridicità delle apparizioni, ma purtroppo non ha l'esito sperato poiché il 30 aprile 1948, il vescovo di Bergamo monsignor Bernareggi emette il decreto di "non consta" proibendo ogni forma di devozione alla madonna, venerata come apparsa alle Ghiaie di Bonate. Seguiranno altri tempi duri per la giovane veggente, che negli anni a seguire si farà conoscere alla gente con un falso nome. Solo nel 1989, davanti ad un notaio, Adelaide Roncalli si sente libera di riaffermare ufficialmente il tutto.

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FATIMA E GHIAIE, STORIE PRESSOCHÉ IDENTICHE
Bergamo – 13 maggio 1917, appare la madonna a Fatima. 13 maggio 1944, appare la vergine alle Ghiaie di Bonate. In entrambi i casi i destinatari delle incredibili apparizioni, sono dei bambini poveri e inconsapevoli che la loro vita è di fatto cambiata. In entrambi i casi la Chiesa studia, esamina e sviscera gli interi fatti.
In entrambi i casi i poveri bambini, che nulla hanno fatto di male per arrivare a tanto, vengono trattati malamente dagli inquisitori e sottoposti a pressioni psicologiche che poche persone avrebbero potuto superare come hanno fatto loro. Se la piccola Adelaide ha dovuto patire le pene dell'inferno con don Cortesi, i tre pastorelli che hanno parlato con la Madonna a Fatima, furono addirittura rinchiusi in una prigione dopo aver detto che, il 13 maggio 1917, mentre badavano al pascolo in località Cova da Ira (Portogallo, ndr), vicino alla cittadina di Fatima, videro scendere una nube e, dal suo diradarsi, apparire la Madonna vestita di bianco con in mano un Rosario. Dopo questa prima apparizione la donna avrebbe dato appuntamento ai bambini per il 13 del mese successivo, e così per altri 5 incontri. Fu pure rivelato un segreto ai tre bambini, del quale due parti furono subito pronunciate pubblicamente, mentre la terza parte – per volere della Vergine – fu custodita per anni da Lucia e svelata al mondo nel 2000. Nel 1930, tredici anni dopo le miracolose apparizioni, la Chiesa proclamò il carattere soprannaturale delle apparizioni e ne autorizzò il culto. Oggi, migliaia di fedeli aspettano e sperano in un trattamento simile anche per il "caso Ghiaie", che probabilmente verrà riaperto.
Luca Bassi



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Allegato   Visualizza l'allegato   Data inserimento:  15/05/2008