Autore:  L. Stambazzi Data documento:  09/07/2008
Titolo:  Gli oppositori non perdono occasione di parlar male di Ghiaie

 GLI OPPOSITORI NON PERDONO OCCASIONE DI PARLAR MALE DI GHIAIE

Ultima lettera su Ghiaie, dello studioso Luigi Stambazzi, inviata alla rivista mariana Senapa e pubblicata nel n. 1 - 2008.
Luigi Stambazzi ci ha lasciati poco dopo.

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Sui fatti di Ghiaie

Da qualche anno mons. Bertocchi, parroco di Sotto il Monte, scrive articoli contro Ie apparizioni di Ghiaie che sconcertano i fedeli. Egli è redattore della rivista "Amici del beato Papa Giovanni", in cui non perde occasione di parlare male di quelle Apparizioni. O meglio, vorrebbe che quel luogo fosse riconosciuto come Santuario mariano, ma non dedicato alla Madonna lì apparsa. E questo perché Adelaide, la piccola veggente, a un certo punto rinnegò le visioni per fare un piacere a don Cortesi, il sacerdote che la teneva segregata in un collegio di Bergamo da circa quindici mesi (viene denominata sindrome di Stoccolma la disposizione di un sequestrato che simpatizza con il sequestratore). Nel frattempo era riuscito a pubblicare tre libri che, messi nelle mani della Commissione Teologica, volevano dimostrare che "le visioni di Adelaide erano cagionate dal demonio". Il Prefetto del Santo Ufficio, il futuro cardinal Ottaviani, credette al prete bergamasco e non alla bambina, per cui Adelaide fu espulsa dal convento in cui era entrata per farsi suora e fu mandata a fare la cameriera a Roma.
Io spero che presto o tardi mons. Bertocchi si renda conto del danno che può recare all'anima di don Cortesi, giustificando i suoi enormi errori, ma anche alla Chiesa, che ha bisogno di chiarezza e non delle arti poliziesche del prete che riuscì a far rinnegare alla bambina le sue visioni dopo quindici mesi di insistenza. Con la falsa promessa: "Poi ti riporterò a casa", "ben sapendo che non avrei potuto mantenerla" confessa poi nel suo libro "Il problema delle apparizioni di Ghiaie".
Ma è evidente che il vero problema era lui, con le sue fisime, i suoi dubbi, che poi ha cercato di instillare nell'animo della bambina, inducendola anche a mentire per poter tornare a casa...!
Infatti, quando don Cortesi riuscì per la prima volta a far rinnegare le apparizioni ad Adelaide? Dopo nove mesi, il 4 febbraio 1945, alle ore 16.00, presso le suore Orsoline di via Masone Bergamo, come scrive nel suo libro, approfittando della visita di mamma Annetta in collegio, che aveva suscitato nella bimba una forte nostalgia della casa e della famiglia. Alla presenza di don Cortesi, Adelaide chiese di poter partecipare alla Cresima con le sue compagne a Ghiaie. Don Cortesi si oppose. Adelaide si mise a piangere. "Le mie ginocchia sono costellate di lacrime" scrive don Cortesi. Qui riuscì a ottenere il rinnegamento delle visioni oralmente. Poi il 15 settembre 1945 le fece scrivere il biglietto.
Luigi Stambazzi

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Ns Commento:
Ci sarebbe molto da dire sugli articoli di mons. Bertocchi, noto oppositore delle apparizioni di Ghiaie di Bonate, che cerca, ad ogni costo, di difendere l'operato poco limpido del maestro ed amico don Luigi Cortesi, "inquisitore" della piccola Adelaide, ignorandone i misfatti, ignorando il processo farsa alla piccola Adelaide ( nullo dalle prime battute), ignorando le violenze e i maltrattamenti fatti subire alla piccola. Ma presto la verità emergerà…
Preghiamo perché il Papa nomini presto un Vescovo mariano che abbia il coraggio di riaprire il caso ed approvare queste grandi apparizioni.

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Allegato   Data inserimento:  09/07/2008